
L’Associazione Nazionale Archeologi opera su tavoli internazionali rappresentando le istanze degli archeologi italiani, come stabilito dalle linee approvate durante l’ultimo Congresso Nazionale (V Congresso ANA, Roma 2019).
Anche grazie al supporto e all’esperienza di Confprofessioni, sono allo studio progetti nazionali ed internazionali finalizzati alla promozione di valori umani universali attraverso il patrimonio archeologico e culturale europeo (“TUT Project”).

Nel contesto internazionale vengono sviluppati contenuti e presentate esperienze nell’ambito delle questioni di genere legate all’archeologia professionale come, ad esempio, nel corso di un panel alla TAG @ UCL-IoA (University College of London, Dicembre 2019) dedicato all’argomento “Gender and Power in developer-funded archaeology”. Le politiche di genere sono state oggetto anche di un intervento all’edizione 2020 del Meeting annuale EAA (European Association of Archaeologists) a Budapest.
Per quanto riguarda la professione degli archeologi in Europa, l’ANA in occasione delle ultime elezioni del Parlamento Europeo ha presentato attraverso Confprofessioni un documento inerente una proposta di definizione comunitaria della figura professionale dell’archeologo al fine di uniformare criteri e requisiti di formazione, esperienza e percorso professionale.
