L'Associazione Nazionale Archeologi lunedì 08 Aprile 2008 è intervenuta a Roma ad un incontro dal titolo "Il Partito Democratico incontra il mondo delle nuove professioni".
Dopo una breve introduzione di Piero Gasperoni (responsabile delle Politiche del Lavoro del PD), sono intervenuti il Sen. Giovanni Battafarano (capo Segreteria Tecnica Ministero del Lavoro) e l'On. Pierluigi Mantini, responsabile del PD per le Professioni.
Le Associazioni Professionali sono state rappresentate da Giuseppe Lupoi (Coordinatore Nazionale del Colap), Roberto De Santis (Consorzio Nazionale Imballaggi), Salvo Barrano (Associazione Nazionale Archeologi), Arvedo Marinelli (ANCOT - Associazione Tributaristi), Giovanni De Pasquale (ANAIP) e Giuseppe Montanini (Arti per la Salute). L'incontro è stato concluso dall'intervento del Ministro del Lavoro, On. Cesare Damiano.
Nel corso dell'intervento l'Associazione Nazionale Archeologi ha ribadito le gravi deformazioni che le recenti riforme del mercato del lavoro hanno determinato per i lavoratori del settore dei Beni Culturali ed in particolare per gli Archeologi.
Pur sottolineando la disponibilità della categoria ad accogliere le sfide della flessibilità, della meritocrazia e della professionalità, l'Associazione Nazionale Archeologi ha osservato come i recenti provvedimenti del Governo, con il continuo innalzamento dei contributi previdenziali, destinati a salire fino al 26,72% entro il 2010, abbiano penalizzato ulteriormente le categorie dei lavoratori autonomi privi di albo e dei parasubordinati.
Queste categorie, iscritte al Fondo Gestione Separate dell'INPS, oltre a dover affrontare i problemi di discontinuità/precarietà dei rapporti lavorativi, sono sottoposte al regime fiscale vigente per le imprese (IRAP, anticipi IVA, penali IVA, addizionali), senza per questo poter accedere alla maggior parte delle tutele e delle garanzie riservate al resto dei lavoratori.
L'Associazione Nazionale Archeologi, segnalando al Ministro Damiano la scarsa attenzione dedicata dal programma del PD ai parasubordinati e ai lavoratori autonomi, ha chiesto con forza agli esponenti politici di rappresentare anche queste categorie e di considerarle interlocutori a pieno titolo nei tavoli di concertazione presso le Istituzioni.