Gabriel Zuchtriegel Direttore del Parco Archeologico di Pompei

Gabriel Zuchtriegel

Gabriel Zuchtriegel è il nuovo Direttore del Parco Archeologico di Pompei: succede a Massino Osanna (ora Direttore Generale Musei) su nomina di Dario Franceschini. Il suo nome è stato scelto dal Ministro da una terna di nomi fornita dalla commissione di valutazione presieduta da Marta Cartabia, nel frattempo divenuta Ministra della Giustizia.

Zuchtriegel ha già un discreto bagaglio di esperienza accumulato negli ultimi anni, nei quali ha diretto con successo il Parco Archeologico di Paestum e Velia. In un'intervista ad Adnkronos successiva alla nomina ministeriale, ha subito indicato le linee che intende applicare nela nuova gestione: conoscenza e potenziamento del personale, progettualità degli interventi, utilizzo delle tecnologie e coinvolgimento della comunità territoriale. “Prima cosa da fare: ascoltare e conoscere tutto il personale e la squadra”, ha dichiarato da Roma Gabriel Zuchtriegel. “Vedere insieme come attuare un programma di attività su tutela, utilizzo di tecnologie per proteggere i monumenti e il patrimonio, inclusione, accessibilità, e ricerca, usando il digitale per comunicare i risultati della ricerca ma anche per mostrare i processi che portano alle ricostruzioni archeologiche coinvolgendo un pubblico sempre più ampio”. (https://www.adnkronos.com/pompei-zuchtriegel-proseguire-percorso-virtuo…).

Una nomina in continuità col suo predecessore, Massimo Osanna, come confermato non solo dal Direttore dei Musei, ma proprio dalle parole di Zuchtriegel. Che però dichiara esplicitamente di non voler puntare unicamente sul turismo: secondo il neodirettore, infatti, il museo “non parte da una vocazione turistica, ma da una visione territoriale e di servizio pubblico per la comunità. Prima di attirare turisti da tutto il mondo (…) dobbiamo far sentire la gente del posto parte di un progetto comune”. (https://www.ilsole24ore.com/art/sito-archeologico-pompei-arriva-gabriel…).

Altra importante dichiarazione di Zuchtriegel riguarda gli scavi archeologici e si allinea all’orientamento più moderno ed internazionale: i nuovi scavi vanno bene ma solo se sono necessari, con priorità alla manutenzione, senza mai abbassare la guardia. Una posizione condivisa da Salvatore Agizza, Presidente ANA Campania: “A Pompei, fatta salva la programmazione degli scavi conseguenti ad interventi con carattere d’urgenza e necessità, occorre un investimento sulla manutenzione (con l’ausilio delle più recenti ed avanzate tecnologie) all’interno di un programma che concili le esigenze di messa in sicurezza dei luoghi e di restauro del patrimonio: umidità di risalita e gestione delle acque meteoriche ad esempio sono criticità da tenere sempre sotto controllo. Fondamentale sarà l’accesso a finanziamenti dedicati e la creazione di bandi ad hoc che permettano – nella piena trasparenza dell’azione amministrativa – l’intervento delle specifiche professionalità richieste da un palcoscenico di importanza mondiale quale il sito di Pompei”.

La nomina di Zuchtriegel è comunque stata accompagnata da qualche polemica di carattere anagrafico, sebbene non sia la prima volta che l’area venga affidata nelle mani di un giovane direttore: tra gli altri si ricorda la designazione nel 1978, ad opera dell’allora soprintendente Fausto Zevi, di un giovane ventottenne, Stefano De Caro. Proprio l’ex direttore e soprintendente De Caro si è dimesso insieme ad Irene Bragantini dal Comitato Scientifico del parco. Tuttavia, le intenzioni del direttore tedesco sembrano andare nella direzione di un’ampia collaborazione con tutti gli organi del Parco, come annota Alessandro Garrisi, Presidente Nazionale ANA: “Mi sembra che mettere al primo posto del nuovo percorso l’ascolto ed il dialogo con il personale del Parco e con tutti gli organi di consulenza scientifica e tecnica, sia il modo migliore per Gabriel Zuchtriegel di iniziare il cammino con il giusto passo. Non esiste al mondo direttore di un’istituzione del livello del Parco di Pompei che possa permettersi anche solo di pensare di governare la complessità di un tale ruolo senza l’ausilio e la collaborazione di una “squadra” che garantisca l’apporto di energie e idee moderne ed innovative”.

Alla luce delle più moderne e recenti convenzioni internazionali sulla valorizzazione del patrimonio e sul coinvolgimento delle comunità territoriali nella sua gestione, quale forma di arricchimento della memoria collettiva” dichiara Giuseppina Manca di Mores, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico ANA, “non possiamo che concordare con la visione enunciata dal Direttore Zuchtriegel: quella di un museo cha parta da una visione territoriale e di servizio pubblico. Data la sua esperienza pluriennale prima come studente in Italia, poi nella sua carriera professionale, siamo certi che non sfuggiranno al Direttore il valore, la competenza e l’alta specializzazione dei professionisti dei beni culturali italiani quale ausilio per il raggiungimento degli importanti obiettivi che si porrà nella direzione del Parco”.