Archeologia e Giustizia Sociale

Archeologia e Giustizia Sociale

L’Associazione Nazionale Archeologi aderendo alla dichiarazione dell'Archaeological Institute of America su “Archeologia e giustizia sociale” (https://www.archaeological.org/aia-statement-on-archaeology-and-social-justice/), promuove un nuovo e maggiore impegno degli archeologi italiani sui temi della giustizia sociale.

Crediamo fermamente in un'archeologia che sia in grado di ampliare la nostra visione come esseri umani, approfondisca la nostra consapevolezza ed accresca la nostra umanità.
Il nostro impegno per questa trasformazione è un passo verso la definizione di un chiaro ruolo sociale per l'archeologia del presente e del futuro.

Gli archeologi indagano le evidenze storiche dell'umanità per rispondere alle domande poste dal nostro presente. Il dato materiale ci aiuta a comprendere la crescita di disuguaglianze, la rappresentazione del potere e le discriminazioni mirate nelle comunità.
La ricerca archeologica che descrive la vita delle persone comuni dà anche voce a coloro che non hanno avuto una rappresentazione privilegiata nella ricostruzione storica dominante.
La violenza perpetrata contro minoranze e categorie considerate – a torto o ragione –  fragili nella nostra società ha antecedenti nel passato antico e recente.
Lo stesso vale per l'uso della propaganda finalizzato alla legittimazione dell'autorità, al silenziamento del dissenso e al mantenimento del controllo sociale.

Come archeologi, siamo anche consapevoli che la nostra disciplina è stata usata in passato, ma anche di recente, a favore dell'affermazione di ideologie nazionaliste, colonialiste, razziste e discriminatorie. Sappiamo bene inoltre come il patrimonio culturale possa essere usato per rafforzare disuguaglianze ed ingiustizie piuttosto che per sanarle.
Per questo gli archeologi non possono tacere su questioni che riguardano equità, inclusione e giustizia sociale, soprattutto non oggi.

Come associazione di categoria degli archeologi italiani siamo consapevoli di questo passato.

Questo momento storico caratterizzato da emergenze globali ci ricorda la necessità di essere migliori e di migliorare la nostra disciplina.
Tutte le vite contano ed esprimiamo solidarietà a tutte le vittime delle ingiustizie del sistema, in tutto il mondo. Allo stesso tempo, riflettiamo su come il settore dell'archeologia può e deve cambiare.

E per questo proponiamo tre impegni:
1) Ascolto  
L'ANA è da sempre al lavoro per eliminare ogni forma di discriminazione nel lavoro degli archeologi, in Italia e nel mondo: il nostro codice etico ci impone di lavorare nella consapevolezza dell'importanza e del valore delle diversità culturali (Codice Etico ANA, art. 2.8).
Vogliamo sapere dove e come l'Associazione Nazionale Archeologi deve fare meglio.

2)Contrasto alle discriminazioni
L'Associazione Nazionale Archeologi aumenterà il proprio impegno pubblico su questioni nelle quali il patrimonio culturale può diventare mezzo per creare una società più giusta, inclusiva, equa e consapevole. Sappiamo che possiamo fare di più per denunciare ingiustizie e disuguaglianze, e siamo determinati a farlo.

3)Responsabilità
Un cambiamento reale nel mondo dell'archeologia deve per forza essere sistemico: ogni elemento del sistema deve comprendere che solo attraverso forme di solidarietà professionale potremo attivare la leva del cambiamento. Sappiamo che una tale trasformazione richiede lavoro, tempo e fatica.

Chi vorrà unirsi a noi, parteciperà ed aiuterà l'associazione nel perseguimento di questi necessari cambiamenti.

Il servizio a cui riferirsi e rivolgersi per ogni tipo di segnalazione o condivisione di contenuti è lo sportello ANA ex L. 4/2013:  sportello@archeologi.org .